#TgByoblu 11 – IL MISTERO DEL CORONAVIRUS: DUBBI SULLA GENESI DELLA PANDEMIA

POST ELEZIONI


Le conseguenze politiche delle elezioni. Il Governo Conte blindato fino al 2023?


In Emilia Romagna la trincea piddina ha retto. Una eventuale sconfitta di Bonaccini infatti avrebbe certamente avuto importanti riflessi nazionali.

Oggi per Salvini, accusato sottovoce anche dai suoi di avere sbagliato la campagna elettorale, le urne evidentemente si allontanano. Passato lo spavento il premier Conte lavora ad un accordo di legislatura con il fine dichiarato di creare un unico “fronte progressista” che ruoti intorno al Pd di Zingaretti.

Il suicidio politico dei Cinque Stelle, forza divenuta rapidamente molto marginale, cambia la geografia politica italiana. Si ritorna a vivere cioè dentro un contesto di fatto bipolare, che prevede perlopiù l’alternanza al potere fra il vecchio centrodestra e il vecchio centrosinistra. Una legislatura che si era aperta all’insegna della battaglia contro i poteri forti e l’Europa matrigna è stata subito normalizzata. Il Parlamento italiano, in spregio della volontà popolare, esprime oggi un governo acriticamente europeista e amico dei mercati.

Mark Twain diceva che “se votare servisse a qualcosa non ce lo lascerebbero fare”. Difficile dargli torto.

di Francesco Toscano

CORONA VIRUS


Wuhan operativo dal 2014 un laboratorio biotech che studia i virus altamente infettivi e pericolosi


Le ombre sul coronavirus si fanno più dense e sorgono dubbi sulla sua origine: secondo The Lancet il primo caso di infezione risale al primo dicembre 2019 e la persona infettata non era stata al mercato ittico di Wuhan. Ulteriori punti critici vengono sollevati anche dal giornalista Paolo Liguori.

Paolo Liguori: “…un virus in un laboratorio a Wuhan in cui si facevano esperimenti di modifica della sars per scopi militari, quindi per scopi bellici. Quali sono gli scopi bellici: eventuale difesa o guerra batteriologica… insomma, di queste cose almeno tre stati stanno facendo esperimenti da anni: gli Stati Uniti, la Cina e la Russia…”


nonchè dai giornalisti Massimo Mazzucco e Giulietto Chiesa, che mettono al corrente di tre notizie piuttosto rilevanti:

Massimo Mazzucco: “…la prima notizia è del 2014: annuncia la costruzione, da parte di Cina e Francia, di un biolaboratorio per la ricerca sui virus infettivi in Cina… prova a indovinare in quale città?… a Wuhan, proprio a Wuhan. Seconda notizia, che va collegata alla prima, del 2015: Pirbright Institute, una società farmaceutica finanziata dal governo inglese, chiede e ottiene un brevetto per il coronavirus attenuato che può anche servire, dice la richiesta del brevetto, come vaccino per prevenire malattie polmonari respiratorie come la bronchite contagiosa. Terza notizia… (notizia del 24 gennaio 2020 n.d.a.) una cordata, supportata da Bill Gates, cioè finanziata da Bill Gates, finanzia le società biotech che si stanno affannando per sviluppare vaccini contro il mortale coronavirus di Wuhan…”


Questa pandemia inoltre, in perfetta corrispondenza col capodanno cinese, ha avuto ripercussioni economiche non da poco su tutte le borse internazionali, a cominciare da quella di Hong Kong.

di Caterina Rappoccio

FINE DEL MODELLO TEDESCO


La guerra dei dazi rischia di pagarla la Germania. Merkel a Davos lancia messaggi di pace a Cina e Stati Uniti.


Secondo un articolo di Wolfgang Munchau pubblicato su Eurointelligence, la minaccia di dazi sulle automobili tedesche spaventa la Germania. La Merkel è finita nel mirino prima degli Stati Uniti per la questione Iran e ora deve affrontare i fastidi cinesi in merito allo sviluppo della rete 5G promossa da Huawei in Europa.

La politica della Germania mercantilistica basata sulle esportazioni rischia di subire a breve forti contraccolpi. L’opinione pubblica tedesca è al riguardo molto divisa: da un lato temono che il via libera a Huawei potrebbe danneggiare indirettamente gli altri due concorrenti nord europei, Nokia ed Ericsson, dall’altro esiste un problema di sicurezza nazionale che l’acquisizione di dati sensibili potrebbe esasperare.

La Germania sarà ora costretta a rivedere le proprie politiche e ad aumentare la domanda interna?

di Francesco Toscano

FATTA LA BREXIT


Sabato il Regno Unito tornerà uno stato sovrano: dopo 47 anni il divorzio dall’Unione Europea.


Alla mezzanotte del 31 gennaio il Regno Unito uscirà dall’Unione Europea: dopo quaranta mesi di negoziati e tre proroghe la Brexit sarà realizzata, e il primo ministro Boris Johnson ci tiene ad assicurare che stavolta non ci saranno ritardi.

Intanto il presidente della Commissione EuropeaUrsula Von Der Leyen e il presidente del Consiglio EuropeoCharles Michel, hanno firmato l’accordo di uscita aprendo l’iter per la ratifica da parte del Parlamento Europeo; ma le cose di fatto non cambieranno subito, a causa del cosiddetto periodo di transizione che durerà fino a dicembre 2020, periodo nel quale si consolideranno le future relazioni commerciali.

Londra continuerà ad essere trattata come uno Stato membro, ma senza diritto di rappresentanza e intervento nel processo decisionale. Per il presidente del Consiglio Europeo si apre “un capitolo nuovo come partner e come alleati” che vede divorziare la Gran Bretagna dall’Unione Europea dopo 47 lunghi anni insieme. E il silenzio cala sui media mainstream, gli stessi che avevano creato un clima di allarmismo diffuso.

di Virginia Camerieri
https://laltracampana.eu/2020/01/29/tgbyoblu-11-il-mistero-del-coronavirus-dubbi-sulla-genesi-della-pandemia/

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