Perché l'Italia è l'anello debole dell'Euro - Pasquinelli, Cesaratto, Fazi, Lapavitsas.

A vent’anni dall’introduzione dell'Euro, pochi stati membri dell’Unione Europea ne hanno tratto benefici. Quasi tutti hanno invece perso la loro sovranità, si avviano a cederne ancora e sono stati relegati ad un ruolo subalterno. Le istanze, le esigenze dei popoli non vengono rispettate: sappiamo com’è stato devastato il popolo greco, conosciamo purtroppo sulla nostra pelle di italiani le stigmate dell'austerity, in Francia ci sono i Gilet Gialli, in quella Spagna dove si è combattuto il franchismo stanno riemergendo movimenti di estrema destra, mentre in Inghilterra l’espressione popolare e legittima di un referendum - dopo tre anni! - non è ancora stata rispettata.

Secondo i promotori dell'incontro "Eurexit. Quali strategie per la liberazione", promosso da Programma 101, organizzato a Roma lo scorso 13 aprile e ripreso per voi di Byoblu, la verità è che le élite non potranno evitare il collasso di questo di sistema malfunzionante, e insistere su questa strada non farà che acuire le disuguaglianze tra paesi ricchi e paesi poveri, paesi imperialisti e a sovranità limitata, stati di serie A e di serie B. Stando così le cose, gli europei sono a un bivio: seguire le élite votandosi al suicidio, oppure invertire la rotta. Non esiste una terza opzione possibile.

I relatori, tra cui Thomas Fazi (economista e membro di Senso Comune), Sergio Cesaratto (economista, docente all’Università di Siena), Costas Lapavistas (docente di Economia presso l’Università di Londra ed ex-parlamentare del partito di Syriza) e Moreno Pasquinelli (membro del comitato centrale di Programma 101) si chiedono allora quale sia la giusta rotta da intraprendere. Davvero, come affermano tutti da sinistra a destra, questa Unione Europea può essere riformata? E se invece non fosse riformabile, è realistico sperare in uno smantellamento concordato dell’Unione, oppure è da perseguire un’uscita netta, unilaterale? Ma ci si può spingere addirittura oltre: se dovessimo uscire, dovremmo mantenere un modello di economia dominato dal neoliberismo (come nel caso ad esempio della Brexit), oppure sarebbe forse giunto finalmente il momento per farla finita con la globalizzazione e con il predomino del capitalismo predatorio?

Tante riflessioni, per un'ora e trentasei minuti di girato. Sempre e solo su Byoblu.
https://laltracampana.guidoferrario.org/2019/04/30/perche-litalia-e-lanello-debole-delleuro-pasquinelli-cesaratto-fazi-lapavitsas/

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