La nuova stangata europea – #TgByoblu 25

LA NUOVA STANGATA EUROPEA


4 nuove tasse in arrivo da Bruxelles


Il prossimo 20 febbraio il presidente del Consiglio Europeo presenterà il nuovo progetto di bilancio europeo per i prossimi 7 anni e le notizie non sono buone…

La Brexit si è lasciata dietro un buco di 15 miliardi che andrà coperto con almeno quattro nuove tasse previste dall’Unione Europea, inerenti la plastica, le emissioni, i viaggi aerei e il digitale. Per l’Italia la plastic tax è un’ulteriore beffa, visto che quella europea da 80 centesimi andrà ad integrare quella nazionale di 45 centesimi al chilo già prevista per luglio e, a detta di alcuni giornali, potrebbero essere a rischio cinquantamila posti di lavoro.

Anche la web tax è stata già approvata da Italia e Francia, che però non hanno alcuna intenzione di applicarla, soprattutto per evitare le rimostranze di Donald Trump che, attaccato su colossi americani come Google e Amazon, potrebbe reagire con nuovi dazi.

Di certo questa nuova ondata di Austerity, che rientra nel progetto Green Deal promosso da Ursula Von der Leyen, crea molti dissapori fra gli stessi paesi membri dell’Unione Europea.

di Caterina Rappoccio

CONSIGLIO AFFARI ESTERI


Sul tavolo Libia, Venezuela e i rapporti con l’India


Bruxelles, oggi, si terrà la riunione del Consiglio Affari esteri dell’Unione Europea. In cima all’agenda dei lavori ci sarà la situazione in Libia, con i ministri degli Esteri dei 27 Paesi che discuteranno degli ultimi sviluppi. Sviluppi che non sono confortanti.

In Libia il cessate il fuoco non c’è ancora, la tregua e l’embargo sulle armi sono state violate e il conflitto prosegue. La popolazione continua a soffrire e la situazione economica continua a deteriorarsi a causa anche del blocco del petrolio.

Il Consiglio Affari esteri è presieduto dall’Alto rappresentante dell’Unione Europea Josep Borrell che ha dichiarato: l’Unione Europea deve imparare a parlare la lingua della forza e iniziare ad agire. Alla riunione è prevista la partecipazione anche del ministero degli Esteri indiano per discutere sulla cooperazione tra l’Europa e l’India.

di Virginia Camerieri

VENDESI AUTOSTRADE


Benetton potrebbe cedere una parte della sua quota azionaria


La famiglia Benetton potrebbe mettere in vendita un pezzo consistente di Autostrade. Lo riporta il Fatto Quotidiano, riprendendo delle voci che circolano già da giorni. A dare una spinta alla vendita di autostrade sarebbe anche la volontà del governo di revocare le concessioni, cosa che però non ha ancora trovato applicazione.

A questo punto i Benetton vorrebbero defilarsi, ma non del tutto. La holding Atlantia metterebbe sul mercato una cifra non superiore al 50%. Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, i Benetton sono al centro di continue polemiche.

L’attenzione adesso si sposta su chi potrebbe comprare: ci sarebbe una proposta da parte di Autostrade di accordo transattivo, per chiudere la diatriba intorno al ponte Morandi, facendo acquistare dallo Stato il 49% del capitale di Aspi.

di Edoardo Gagliardi

A RISCHIO IL MADE IN ITALY


Scompare l’obbligo sulle etichette di identificare la provenienza degli alimenti


Dal primo aprile 2020 entrerà in vigore la nuova etichettatura di origine dell’Unione Europea. Ad oggi, in Italia, è obbligatorio riportare sull’etichetta degli alimenti la provenienza della materia prima; il nuovo regolamento invece limiterà tale obbligo solo ad alcuni casi.

Fatta eccezione della Germania e del Lussemburgo, tutti gli Stati membri hanno approvato la normativa. Nello specifico il regolamento deve essere applicato nei casi in cui il consumatore possa confondersi sulla provenienza di un alimento, ovvero quando sulla confezione sono presenti simboli o immagini di un certo luogo geografico.
Per fare un esempio, se su un pacco di pasta è riportata la bandiera italiana ma il grano con cui è stata prodotta non è italiano, allora il produttore è costretto a specificarne la provenienza.

L’informazione potrà essere fornita al consumatore attraverso il riferimento alla zona di origine oppure attraverso una dicitura. Sono esclusi da questa direttiva tutti i prodotti DopIgp e Stg o a marchio registrato. A rischio dunque è il Made in Italy perché sarà più difficile riconoscere le aziende che falsificano cibo italiano. Mentre la Francia ha già chiesto una proroga sull’entrata in vigore delle nuove regole, dall’Italia solo silenzio.

di Mariachiara Stella
https://laltracampana.eu/2020/02/18/la-nuova-stangata-europea-tgbyoblu-25/

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